Nell’ultimo periodo, in particolare negli ultimi due mesi, i miei pensieri hanno spesso orbitato intorno al grande rebus della famiglia, questione che mi ha parallelamente coinvolto sia sul piano professionale che su quello personale. Mi si è dunque presentata l’opportunità di riflettere ulteriormente su un tema che negli anni mi ha sempre spinto ad interrogarmi. Ho scelto allora di approfondirlo in occasione del secondo appuntamento della nuova rubrica (qui potete leggere di cosa si tratta), chiedendo a voi – conoscenti, clienti, lettori e followers – di rispondere in poche righe ad una semplice domanda:
«Cos’è, per te, la famiglia?»
Dico “semplice”, sono tuttavia ben consapevole di come tale domanda possa mettere in qualche modo in difficoltà. Infatti, dopo averla ascoltata o letta, in molti hanno lasciato trasparire un certo smarrimento, che si può sintetizzare attraverso le parole di uno di loro:
«Mi sembra un argomento immenso e che il riassunto risulti solo un insieme di luoghi comuni»
Personalmente, non posso che trovarmi d’accordo. La famiglia rappresenta un ambito estremamente complesso e dalle molteplici sfaccettature. Le vostre parole offrono dunque la possibilità di approcciarci ad alcuni tra gli innumerevoli significati che ruotano intorno alla questione familiare; per ciò non vedevo l’ora di leggere le vostre testimonianze! Ve ne riproporrò una parte in forma anonima, al fine di esplorare brevemente insieme questo variegato e vasto territorio. C’è una sola, importantissima regola: non esistono risposte giuste né risposte sbagliate.
«La famiglia è tutto»
«La famiglia è un concetto molto sovrastimato»
Queste due semplici frasi rendono evidente il primo grande spartiacque che spesso divide l’opinione della gente rispetto alla questione della famiglia. Il valore che le viene attribuito può infatti oscillare lungo un continuum che va – detto molto grossolanamente – da tutto a niente.
La sua struttura e i suoi componenti sembrano rappresentare invece una seconda linea di demarcazione tra due concetti ben diversi di famiglia.
«Famiglia per me è un luogo, è un luogo ben preciso che si configura tra i legami affettivi dei miei genitori, di mia sorella e di mia nonna […] ed è un po’ la configurazione permanente di ciò che per me è famiglia»
«Posso innanzitutto dire che io per famiglia intendo quella composta da genitori e figli […] Nella vita molti avvenimenti portano a fare delle scelte di priorità e io ritengo che sia la famiglia quella che deve occupare il primo posto»
La visione classica della famiglia – composta da genitori, figli, fratelli, sorelle, nonni, eccetera – è tutt’oggi condivisa da molte persone, che si appellano alla sua definizione più canonica. Al contempo, sembra farsi sempre più strada un differente concetto di famiglia che non implica necessariamente un legame di parentela tra i suoi vari membri.
«Attualmente, considero come famiglia il legame tra me e il mio partner ed i miei amici più cari e fidati»
«Quando penso alla famiglia penso a delle persone, imparentate o non, con un forte legame tra di loro che li tiene uniti. Potrebbe essere anche un gruppo di amici che stanno insieme per la vita»
«A volte una famiglia si decide di costruirla nel modo più classico, altre ci si rende conto di poter considerare tali persone che semplicemente si sceglie di avere accanto, a volte è fatta di legami di sangue ma tante volte anche no»
«Famiglia è dove famiglia si fa»
L’ultima affermazione in particolare, secondo me, rende bene l’idea. “Famiglia è dove famiglia si fa”, indipendentemente dal vincolo che lega le persone: è ciò che accomuna i diversi concetti espressi, ciascuno con le sue sfumature. Ma su cosa si fonda questo legame?
«La famiglia è… casa. È sentirsi accolti quando il mondo là fuori ti si butta contro. È anche dedizione, è un legame che anche se cerchi di dissolverlo poi non ci riesci alla fine. È qualcosa che ti ritrovi ma che puoi anche costruire»
«Immagino la famiglia come una sorta di gruppo ristretto, con un legame profondo e una visione di vita comune, in cui ogni componente è coinvolto alla pari di tutti nelle responsabilità per il benessere collettivo, e in cui non esista una figura dominante. Immagino anche la famiglia come gruppo che “protegge” un eventuale individuo che “non se la passa bene” e lo aiuta nel suo percorso di stabilità personale (sia essa fisica, mentale, lavorativa, sociale, ecc…)»
«Poter essere sé stessi senza aver paura di giudizio, sentirsi liberi di mostrare le debolezze e di abbassare la guardia, essere accolti»
«Per me famiglia è la persona con la quale, con legame di sangue o meno, riesci ad essere completamente te stesso perché sai che non verrai mai giudicato. È con chi ti puoi mostrare vulnerabile e chi non vedi per mesi e quando rivedi sembra passato un giorno. È con chi non c’è differenza tra “mio o tuo” e soprattutto è chi aiuteresti sempre prima di te stesso»
«Famiglia è senz’altro anche àncora nei momenti duri e difficili»
«La famiglia è composta dalle persone con le quali vivi la quotidianità, quindi condividi tutto dai momenti di immensa gioia a quelli di profondo dolore»
«Mi aiuta pensarla in maniera figurativa e quindi direi che per me la famiglia è una sorta di architettura: con il tempo mi sono resa conto che ogni persona che ne fa parte sorregge, chi più, chi meno, l’edificio e quindi quando vengono a mancare i pilastri più forti (chiamiamoli così) c’è il rischio che cada una parte, un po’ come a shangai»
Queste testimonianze pongono l’accento su diversi elementi che sembrano caratterizzare i legami familiari, come l’accoglienza e l’accettazione, il sostegno reciproco, la condivisione. Aspetti apparentemente banali e scontati, ma che ciascuno racconta in modo del tutto personale, scegliendo a quali di essi dare la priorità nella propria definizione di famiglia.
Il processo, tuttavia, si muove anche in senso inverso: il nostro personale concetto di famiglia influisce infatti inevitabilmente anche sull’idea che abbiamo di noi stessi – sia in quanto individui che in quanto membri di un sistema familiare.
«Famiglia significa sempre radici senza le quali mi sentirei incompleta»
«Un senso di appartenenza, un sentimento che provi e non sai perché, semplicemente lo senti ed è bello»
«Io credo che sia come una sorta di marchio nell’animo che ti porta a sentirti parte di qualcosa, o forse meglio detto di qualcuno, e che ti fa sentire serenamente al tuo posto di padre, di madre, di figlio»
«È come se […] fosse una macchia (senza connotazioni per forza negative) che anche se poco visibile c’è, cioè io sono io anche per i conflitti e le gioie in famiglia chiaramente»
Questo senso di appartenenza verso il proprio gruppo familiare, oltre a rappresentare una forma di riconoscimento sociale e individuale per chi lo manifesta, accomuna positivamente molte delle persone che parlano di sostegno, accoglienza e condivisione.
Contrariamente, sembra che altri vivano i legami familiari come dei vincoli forzati, attribuendo ad essi un significato prevalentemente negativo.
«La mia famiglia è sempre stata frammentata, fin da quando ero piccola. Ho imparato presto che un legame di sangue non significa niente, di fronte alla mancanza di sentimenti genuini. Non sopporto l’idea di dover per forza curare un rapporto con i miei famigliari, perché sarebbe solo di circostanza»
«La famiglia è come un’ombra che ti seguirà per tutta la vita»
«La famiglia è tutto ciò da cui ti vuoi staccare ma inevitabilmente o inconsciamente continui a tendere verso di essa»
«La famiglia è un insieme di nodi invisibili che che ti tengono ancorato senza una motivazione logica»
«Noi diamo per scontato di “dover” amare i nostri familiari […] ma gli vogliamo bene perché praticamente cresciamo circondati da loro, anche perché non scegliendoli è quasi impossibile che ci stiano tutti estremamente simpatici»
Proseguendo su questa scia, alcune testimonianze fanno trasparire la presenza di sentimenti negativi nei confronti della famiglia.
«È un campo di addestramento psicologico che ti fa credere che la vita è dura ma poi scopri che l’unica cosa difficile sono i rapporti proprio con la famiglia»
«La famiglia è un campo minato, se sbagli a mettere un piede salti in aria»
«Famiglia significa anche sensi di colpa»
Abbiamo potuto leggere risposte che attribuiscono alla famiglia e ai suoi legami un valore decisamente positivo, mentre altre si posizionano invece sul versante negativo. Ciò costituisce il terzo grande spartiacque che separa l’opinione delle gente rispetto al tema in questione.
C’è tuttavia un aspetto, quello del sacrificio, talvolta considerato fondamentale nei rapporti con i propri familiari e che può implicare contemporaneamente sia elementi positivi che negativi.
«Famiglia significa indubbiamente anche sacrificio. Dedicare il proprio tempo, le proprie energie mentali e fisiche ai familiari, solo a volte si fa a cuor leggero. Molto spesso perché si deve fare, perché si sa che senza la tua presenza e il tuo appoggio figli, coniuge, genitori e parenti acquisiti si troveranno in difficoltà. Quindi famiglia significa per lunghi periodi mettersi in secondo piano dando la precedenza alle necessità dei familiari»
Le numerose testimonianze proposte evidenziano la discrepanza tra i differenti punti di vista delle persone che hanno deciso di rispondere al mio quesito. Diversi concetti di famiglia, diverse attribuzioni di valore, diversi sentimenti – spesso diametralmente opposti tra loro. In alcuni casi si può notare una certa ambivalenza nei confronti della famiglia anche all’interno della stessa dichiarazione.
«La famiglia potrebbe essere la più grande benedizione ma anche la più grande maledizione»
«Famiglia per me è un luogo […] un luogo sicuro, un luogo dello stare, ma anche un luogo fermo, un luogo statico e che qualche volta non comprende il mio desiderio invece di dinamicità, di movimento e di uscita, di evasione»
Tale risultato non mi stupisce affatto. Colgo spesso questo genere di ambivalenze in ciò che le persone raccontano quando parlano della propria famiglia… succede anche al sottoscritto! Non è così strano come si potrebbe pensare, soprattutto considerando la complessità delle questioni che ruotano intorno al tema in esame.
Per concludere, possiamo spostare lo sguardo in avanti, verso il futuro. Per alcuni famiglia significa proprio questo: guardare avanti, guardare al futuro.
«La famiglia è avere la possibilità di creare qualcosa di nuovo che metta un punto a tutto quello che è venuto prima di te»
«Famiglia è speranza. Speranza di aver costruito qualcosa, di aver seminato germi di autonomia, di correttezza, di senso di responsabilità»
Parlare di famiglia è spesso un azzardo. Come trattare un tema tanto complesso, variegato, ricco di sfaccettature? Come sintetizzarlo senza rischiare di banalizzarlo? Come raggiungere tutte le possibili sfumature di significato che potenzialmente rappresenta? Per chi ha partecipato, è stato difficile riuscire a farlo. Certamente, nemmeno questo articolo ha avuto successo nell’impresa. Prendetelo come uno spunto, come un’occasione per riflettere, un’opportunità per conoscere altre realtà differenti dalla propria. L’importante è cominciare ad allungare lo sguardo verso nuovi luoghi, nuove riflessioni e nuove domande. Alla prossima!
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