Gestione dello stressSalute e benessere

I benefici psicologici della lettura

By 12 Luglio 2021No Comments

Qual è l’ultimo libro che hai letto?
È una domanda comune, che ci viene posta per ragioni differenti. Può essere semplicemente uno spunto di conversazione, oppure un modo per approfondire la nostra conoscenza. Altrettanto differenti sono le ragioni per cui leggiamo. Per passione, per hobby, per evasione o per intrattenimento. Per documentarci, per rilassarci, per passare il tempo. Qualunque sia il motivo che ci spinge alla lettura, è un’attività che indubbiamente porta con sé diversi effetti positivi per il nostro benessere psicofisico. In altre parole, leggere è un buon modo per prendersi cura di sé.

In quali modi la lettura rappresenta un beneficio per la nostra salute e il nostro equilibrio?

Possiamo sfogliare un libro, oppure leggerne qualche pagina, o ancora divorarne interi capitoli. Possiamo farlo sotto all’ombrellone, a letto prima di addormentarci, in un’aula studio o dovunque preferiamo. In ogni caso otterremo dei benefici, spesso impercettibili ma non per questo meno importanti. Accenniamone brevemente alcuni.

Aiuta a rilassarsi.
Ci siamo sentiti dire mille volte, fin da bambini, che i libri fanno viaggiare con la fantasia. Vale anche per gli adulti! La lettura ha infatti il potere di farci evadere col pensiero dalla routine e dalle preoccupazioni quotidiane, aiutandoci ad allontanare lo stress per lasciare il posto a piccoli momenti di relax. Non a caso, leggere in spiaggia è una pratica comune… ma anche un buon libro in una giornata di pioggia può cambiare l’umore.

Allena la concentrazione.
Il mondo in cui oggi viviamo è un contesto saturo di stimoli, che ci bombardano costantemente e ci portano a distrarci spesso e con facilità. Può dunque essere difficile mantenere la concentrazione di fronte ad un libro, attività che richiede una certa attenzione sostenuta – capacità che, invece, ci viene sempre meno richiesta nelle altre azioni quotidiane (si pensi all’uso degli smartphone). All’inizio, perciò, leggere può rappresentare quasi una vera e propria sfida, a meno che non siamo degli appassionati lettori che sono riusciti a mantenersi in buon allenamento. Tuttavia, la pratica verrà premiata: i libri allenano la mente e aiutano a ritrovare la concentrazione.

Apre la mente.
Ogni storia rappresenta un universo di informazioni, concetti, idee, pensieri e punti di vista; ogni libro contiene una storia – anzi, più storie – che qualcuno condivide con noi e con gli altri lettori. Ciascun testo offre dunque stimoli nuovi e differenti in grado di arricchirci. Questo ci porta ad aprire la mente, oltre a sviluppare il nostro vocabolario, la nostra capacità di ragionare e di formulare opinioni, la nostra creatività; in altre parole, la lettura può orientare il nostro sguardo verso possibilità ancora inesplorate.

Insegna l’arte del raccontarsi.
Quando leggiamo non assimiliamo soltanto nuove parole o nuovi modi di utilizzarle, ma apprendiamo anche la sottile arte del raccontarsi: attraverso le narrazioni altrui – quelle dei romanzieri, degli storici, dei biografi, dei giornalisti, eccetera – impariamo a narrare a nostra volta; a raccontare noi stessi, a raccontare gli altri, gli eventi, o qualunque altra cosa desideriamo condividere con qualcuno. In particolari situazioni o momenti della vita, tale abilità può aiutarci a mettere ordine tra le idee e a trovare un senso a quanto ci accade. È un processo molto importante e delicato, con il quale ho spesso a che fare nel mio lavoro. (link futuro articolo sulla narrazione in psicoterapia)

Permette di trovare se stessi nelle parole altrui.
Non è tuttavia necessario diventare abili narratori per raccontarsi. Quante volte ci è capitato di ritrovarci nelle parole di un libro o di una canzone, come se l’autore attingesse proprio dentro di noi? Nel racconto altrui si possono dunque riconoscere alcune parti di sé o della propria storia, parti che in qualche modo sembrano essere condivise con chi le sta narrando. È come se qualcuno raccontasse di noi; è un racconto di noi che avviene indirettamente, attraverso la lettura o l’ascolto. Ciò consente di rivivere determinate sensazioni ed emozioni, rinnovando – grazie al personale contributo del narratore – il significato ad esse attribuito fino a quel momento.

Concludendo, un consiglio: provate un libro; provatene un altro; cercate quello che fa vibrare le corde dentro di voi. Leggete quello che vi piace, che vi stimola, che vi porta in luoghi lontani. Leggete questo blog, magari. In ogni caso, un buon libro può essere quasi terapeutico… più spesso di quanto si creda. Buona lettura!

Giorgio Bordin

Author Giorgio Bordin

Psicologo, psicoterapeuta, formatore, fotografo, autore di articoli su web e riviste.

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